Nel transetto della basilica romanica di Sant’Eustorgio a Milano si trova la
cappella dei Magi, in cui è conservato un colossale sarcofago di pietra (vuoto), risalente al tardo Impero Romano:
la tomba dei Magi. Secondo le tradizioni milanesi, la basilica sarebbe stata fatta costruire dal vescovo Eustorgio intorno all’anno 344: la volontà del vescovo era quella di esservi sepolto, dopo la sua morte, vicino ai corpi dei Magi stessi. Per questo motivo, con l’approvazione dell’imperatore Costante avrebbe fatto giungere i loro resti dalla basilica di Santa Sofia a Costantinopoli (dove erano stati portati alcuni decenni prima da sant'Elena, che li aveva ritrovati durante il suo pellegrinaggio in Terra Santa).
Nel 1162 l’imperatore Federico Barbarossa fece distruggere la chiesa e si impossessò delle reliquie dei Magi, che fece trasferire al duomo della città tedesca di Colonia, dove ancora oggi sono conservate in un prezioso reliquiario.
Solo nel ventesimo secolo Milano riuscì ad ottenere una parte di quello che le era stato tolto: il 3 gennaio del 1904, infatti, il cardinal Ferrari, Arcivescovo di Milano, fece solennemente ricollocare alcuni frammenti ossei delle spoglie dei Re Magi (due fibule, una tibia e una vertebra), offerti dall'Arcivescovo di Colonia Fischer, in Sant'Eustorgio.
Furono posti in un'urna di bronzo accanto all'antico sacello vuoto con la scritta
Sepulcrum Trium Magorum (Tomba dei tre Magi).
(fonte: wikipedia.it)